La vita delle prime comunità cristiane

Un confronto con Evangelii gaudium di Papa Francesco

Di Michele D’Elia

Secondo i vangeli, l’attività pubblica di Gesù si sviluppò principalmente in Galilea. Tuttavia gli avvenimenti che diedero origine alla prima missione ebbero luogo a Gerusalemme, ed è da lì che l’annuncio del vangelo si diffuse per arrivare poi nelle regioni circostanti fino ai luoghi più lontani. Per questa ragione le comunità della generazione apostolica riconobbero a Gerusalemme un primato, che durante questo periodo trasformò la comunità che si era stabilita nella «Chiesa-madre». Due avvenimenti ben noti riflettono questo riconoscimento. Il primo è il «concilio di Gerusalemme», nel quale una questione sorta nella comunità di Antiochia (la circoncisione dei pagani) fu discussa e risolta a Gerusalemme.
Il secondo fu la colletta di Paolo a favore della Chiesa di Gerusalemme, un fatto apparentemente materiale, a cui tuttavia egli attribuì molta importanza poiché esprimeva il legame che le comunità della diaspora avevano con essa. Il libro degli Atti degli Apostoli
ci racconta di una visione, che confina in un sogno, attraverso la quale Pietro comprende come la Chiesa non possa essere circoscritta al gruppo dei giudeo-cristiani, ma sia invece destinata a tutti, perché Dio non fa preferenze di persone.

La vita delle prime comunità cristiane

Di: Michele D’Elia

Isbn: 979-12-80591-34-0

Prezzo: 18,00€

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